Il 4 e 5 ottobre 2025 ho avuto il piacere di partecipare come speaker al DevFest Modena 2025, un evento che ha superato ogni aspettativa e che mi ha ricordato perché amo profondamente la community tech italiana.
Il DevFest Modena 2025 si è svolto nella splendida cornice della Fondazione San Carlo, una location storica che ha aggiunto un tocco davvero unico a tutta la manifestazione.
Immaginate di assistere a talk di tecnologia in una chiesa, con alcuni speaker letteralmente a “predicare dall’altare”… È un’esperienza che difficilmente dimenticherò.
L’evento è nato dal lavoro congiunto di diverse community locali che hanno unito le forze per creare qualcosa di straordinario: GDG Cloud Modena, Modena Full Stack, Reggio Emilia Full Stack, Flutter Modena, Conoscere Linux e ML Modena.
La sinergia tra queste realtà ha dato vita a un programma ricchissimo e variegato.
Parlando di numeri, il DevFest Modena ci ha dato dentro:
- 8 sale dedicate ai talk
- 60 relatori che hanno condiviso la loro esperienza
- 6 workshop pratici e coinvolgenti
- oltre 600 partecipanti appassionati di tecnologia
Durante la giornata sono stati organizzati anche momenti di speed networking, occasioni preziose per allargare la propria rete di contatti professionali e scambiare idee con altri professionisti del settore tech.
Con GDG Cloud Modena, in particolare, c’è già un legame speciale: avevo già partecipato come speaker al loro Women Techmakers 2025, un evento che mi aveva lasciato un’impressione molto positiva per l’attenzione alla diversity e l’inclusività nel mondo tech.
Tornare sul palco è sempre un’emozione particolare, un modo per mettermi in gioco e condividere la mia visione con la community.
Quest’anno al DevFest Modena ho scelto di parlare di un tema che ritengo cruciale per il nostro settore: l’intelligenza artificiale e come questa sta trasformando il ruolo del designer.
Il messaggio che ho voluto trasmettere è chiaro: è fondamentale integrare gli strumenti di AI nel nostro workflow quotidiano, ma senza mai dimenticare che sono le nostre competenze professionali e umane a fare davvero la differenza.
In particolare, la nostra umanità ed empatia restano elementi insostituibili nel processo di design, qualcosa che nessuna intelligenza artificiale potrà mai replicare completamente.
Ciò che rende speciale eventi come questo, non sono solo i contenuti di livello, ma soprattutto le persone. Quelle che non vedevo da tanto e quelle nuove che ho avuto l’opportunità di conoscere.
Ho avuto modo di partecipare a tantissime chiacchiere spontanee (passando a parlare dalla progettazione a Dragon Ball con estrema disinvoltura), di conoscere nuovi professionisti del tech e di respirare quella energia contagiosa che solo una community appassionata sa creare.
Questo DevFest Modena 2025 è stato pazzesco, un vero concentrato di contenuti, storie ed energia umana.
Giornate di full immersion come questa mi ricordano alcuni dei motivi per cui ho scelto di lavorare in questo settore: per le persone, la condivisione e le connessioni che nascono e continuano ben oltre le sessioni e i workshop.
Ci vedremo anche l’anno prossimo? Spero proprio di sì!
