Lo so, lo so… In tanti starete pensando “Questa si è rincoglionita o ha preso un colpo di sole“.
E invece no!
Oggi voglio farvi uno degli esempi più riusciti di UX, progettata nientepopodimeno che dalla famosissima designer Madre Natura: la banana.
Dopo questo post, spero che anche le menti più scettiche e i “delegatori di lavori al cugino bravo” capiscano l’importanza di una UX ben progettata.
Cosa rende imbattibile l’esperienza utente della banana?
- È il frutto più semplice da mangiare, niente semi da togliere e niente briciole!. Minimo sforzo, massima resa
- Non dev’essere lavata prima di essere consumata
- Ha un packaging naturale, robusto e biodegradabile. Inoltre, questa confezione 100% naturale la rende semplice da portare ovunque vogliate
- Non servono coltelli o altri strumenti per spellarla. La sua buccia è studiata per essere aperta “a sezioni”, simile ai pre-tagliati delle confezioni che troviamo nei supermercati
- Non ci si sporca mangiandola e non è necessario avere ausili esterni per reggerla in caso di mani non proprio pulitissime
- Non serve una spiegazione per capire come aprirla e mangiarla. È completamente intuitiva
- In ogni sua fase di maturazione, la banana ha delle proprietà nutrizionali differenti
Quando studiate una UX ricordatevi sempre della banana.
Pensate sempre a come il vostro progetto possa risolvere eventuali problemi e come possa facilitare l’interazione da parte di ogni utente.
Banana for the win!
Pro tip: se il vostro cliente ancora non è convinto, mettetelo a disagio rispiegandogli tutto dal vivo, al rallentatore e con il sempre sexy George Michael in sottofondo.