Era davvero tantissimo tempo che non leggevo un libro cartaceo, mio “formato” preferito.
Per quanto apprezzi la comodità del Kindle, a mio parere, l’esperienza che dà un libro cartaceo è sempre la migliore.
Annusarlo quando è nuovo, sfogliare le pagine, scegliere il segnalibro da usare, guardare lo spessore per capire quanto mi manca ancora da leggere. Sono piccole cose, ma fanno la differenza.
Dopo tanto, sono tornata alle origini con il mio ultimo acquisto: “User Experience Research. Scienza e principi guida per esperienze online efficaci” di Francesca Bonazza e Matteo Tibolla.
A chi bazzica da un po’ su questo blog, probabilmente il nome di uno dei due autori non suonerà nuovo…
Matteo Tibolla è, infatti, colui che ha aperto le danze per i post ospite di Rtfm, con il fantastico articolo “UX e scienza, a che punto siamo”.
Di cosa parla “User Experience Research. Scienza e principi guida per esperienze online efficaci”?
Questo libro affronta differenti tematiche, molto importanti per la ricerca:
- fasi di progettazione per portare avanti un buon test di usabilità
- approccio comportamentale
- bias cognitivi più famosi
- vantaggi e limiti di una review esperta
- errori comuni che UX Researcher, team di sviluppo o design possono commettere
- casi pratici
- strumentazione utile ad analizzare l’usabilità
“Conoscere i pensieri più profondi di chi entrerà in contatto con i tuoi prodotti digitali non può che portare al successo.”
Ho trovato questo libro estremamente interessante, in particolare per alcuni degli argomenti affrontati.
Ho sempre trovato poche informazioni, soprattutto in italiano, sulla ricerca portata svolta in laboratorio, ambito molto di nicchia.
Il fatto di potere conoscere le esperienze di altri professionisti, è sempre molto coinvolgente ed entusiasmante.
“User Experience research” è un manuale dal taglio particolarmente pratico, utile per imparare ad affinare le tecniche di progettazione volte alla creazione di prodotti usabili.
La UX research e l’utente sono il focus di questo libro che ci accompagna nell’esplorazione di tutto ciò che influenza il lavoro di progettazione e sviluppo.
L’obiettivo è quello di spingere a passare oltre all’idea comune che il successo di un prodotto digitale dipende dall’estetica e dall’originalità, per portare alla consapevolezza che un buon prodotto si crea costruendo layout coerenti con i reali obiettivi ed esigenze degli utilizzatori, senza trascurare le loro emozioni.
Il testo è estremamente scorrevole e piacevole, l’ho consumato in tempo record.
Lo stile in cui è scritto è molto discorsivo e questo fa sì che, nonostante la mole di informazioni, la lettura scorra liscia e leggera.
Ho trovato molto utile la divisione in capitoli brevi.
Avendo poco tempo libero a disposizione, sono riuscita a leggere intere sezioni, senza dove mollare a metà un capitolo, per poi non ricordarmi dove fossi o cosa ci fosse scritto, cosa che mi dà molta noia.
Quando inizio un capito, voglio finirlo. Cascasse il mondo.
Le informazioni sono tantissime, presentate con semplicità anche per chi non è avvezzo alle pratiche della ricerca nella User Experience.
Anche le spiegazioni più tecniche sono comunicate in maniera estremamente comprensibile e corredate da esempi pratici.
Ho apprezzato molto l’inserimento delle immagini e dei numerosi case study a supporto delle argomentazioni.
Questi materiali di supporto sono fondamentali, a mio parere, per rendere ancora più chiara la comprensione della parte teorica.
A chi è dedicato questo libro?
A chi lavora nel campo dell’usabilità, a professionisti del web design, ad imprenditori e a marketing manager.
Il suo bello è che, a livello di tematiche e per il modo in cui sono esposte, risulta accessibile un po’ a tutti, dai designer navigati, a chi si approccia per la prima volta al mondo della UX research.
Matteo e Francesca hanno centrato sicuramente il bersaglio.
Potete acquistare “User Experience Research. Scienza e principi guida per esperienze online efficaci” su Amazon, a questo link.
Buona lettura!
