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UX/UI

Soft Skill che un Designer dovrebbe avere

By 13 Luglio 2021No Comments

Quando pensiamo alle nostre skill, generalmente, focalizziamo l’attenzione su quelle competenze tecniche e nozionistiche che abbiamo maturato e coltivato nel corso della nostra esperienza.
Spesso dimentichiamo che conoscere bene la propria materia o il funzionamento nel dettaglio di alcuni programmi non è sufficiente a formare una figura professionale con i controcazzi.
Ci sono alcune competenze trasversali altrettanto importanti, utili a noi designer (e non solo) per collaborare meglio con gli altri. Queste competenze sono note anche come soft skill.

Quali sono queste soft skill?

Capacità di comunicare
La comunicazione è assolutamente la skill di base per portare avanti qualunque tipo di collaborazione o progetto con semplicità. La capacità di comunicare in maniera chiara ed efficace, attraverso vari media e con diverse figure professionali, è fondamentale.
Evitate il “tecnichese” se non state parlando con colleghi del vostro stesso ambito e sforzatevi di utilizzare una corretta terminologia.
Allenate il dono della sintesi, nessuno ha il tempo e la voglia di leggere informazioni relative ad un singolo progetto suddivise in 14 mail lunghe come dei temi.
Riflettete, raccogliete i pensieri, prendete nota e POI amalgamate il tutto in un messaggio ben strutturato.
A volte so che potrebbe essere difficile, ma spesso manca solo la voglia.
Se state presentando un vostro progetto, nessuno meglio di voi potrà esporlo. Mostratevi sicuri nella spiegazione delle idee e del processo logico sui cui si basa. Siate chiari e concisi.

Gestire feedback in maniera costruttiva
A tutti piace aver ragione e, magari, sentirselo anche dire.
Molto più difficile è accettare una qualsiasi forma di critica, che viene a volta percepita come un attacco personale. Niente di più sbagliato, le osservazioni pratiche non sono fatte per dare contro a voi come persona.
Accettare I feedback degli altri e saperne dare in maniera costruttiva è importantissimo, in quanto aiuta a migliorare le competenze e ad acquisire nuove conoscenze.
Fondamentale è esporre questi feedback in maniera chiara e specifica, anche quando può risultare scomodo.
Nessuno di noi è perfetto, ascoltare feedback altrui aiuta ad avere più consapevolezza delle nostre abilità.

Organizzare il tempo
Il tempo è denaro e, se non lo si sa gestire, rischia di essere un bel casino.
Dobbiamo considerare che all’interno di alcuni progetti non siamo gli unici professionisti coinvolti e che una mala organizzazione da parte nostra potrebbe creare problemi, di conseguenza, anche agli altri.
Sapere quanto tempo circa ci richiedono specifiche attività, aiuta ad aumentare l’efficienza e la produttività (avete mai provato la tecnica del pomodoro?).
Bisogna sapersi dare delle scadenze, capire la fattibilità o meno di quello che ci viene richiesto, calendarizzare i task in maniera sensata e, ultimo ma non meno importante, sapere dilazionare il lavoro in modo da non venire sommersi di stress.

Voglia di imparare e curiosità
Il nostro è un ambito in continua evoluzione, è molto facile risultare “obsoleti” se non si è in grado di stare al passo con i suoi cambiamenti.
Non possiamo fare affidamento solo sul bagaglio culturale che già abbiamo, ma dobbiamo sempre essere pronti ad approcciare nuove tecnologie, imparare nuovi programmi e conoscere realtà emergenti.
Con autodisciplina e voglia di scoprire sempre cose nuove possiamo crescere come professionisti.
È uno sforzo che deve arrivare da noi, non dobbiamo aspettarci che qualcuno ci obblighi a farlo.
È nel nostro interesse, ma ci vogliono impegno, costanza e tanta curiosità.

Passione
Sarò una romantica, ma penso che senza passione venga a mancare quel qualcosa che spinge a fare un passo in più.
Un progetto portato avanti con passione lo si percepisce subito.
Non riesco ad immaginare di fare il mio lavoro senza trasporto e penso (spero) che questo discorso valga anche per molti di voi.
La passione per ciò che si fa la si vede nella dedizione alle proprie mansioni, nella voglia di investire il tempo per crescere, nel fare spontaneamente sacrifici senza vederli come una tortura, nel confrontarsi con gli altri in maniera aperta e senza preconcetti.

Capacità di problem solving
È capitato a tutti di imbattersi in un problema per cui non abbiamo trovato subito una risposta.
Dire “non lo so” e passare oltre non è il massimo, così come dare per scontato che qualcuno dovrà farci da baby sitter.
Il pensiero critico ci può aiutare a trovare soluzioni che ci permettono di portare avanti il lavoro in autonomia.
Analizziamo il problema, poniamoci delle domande e pensiamo a cosa possiamo fare per trovare una soluzione.
E se una volta fatto tutto ciò non riusciamo? A questo punto si può sempre chiedere una mano, ma prima è sempre meglio vagliare tutte le possibilità.

Apertura mentale
Essere flessibili e di mentalità aperta è la chiave per superare le nuove sfide che ci si propongono ogni giorno.
Si sa, ogni testa è un mondo. Non possiamo dare per scontato che il nostro sia proprio quello giusto e che andrà tutto secondo i nostri piani.
Sapersi adattare ai cambiamenti ed essere aperti al confronto è molto importante.

Senso dell’umorismo
Probabilmente alcuni di voi reputeranno questa soft skill inutile.
Io, personalmente, la ritengo abbastanza importante.
In quanto a freelance spesso lavoro da sola, ma quando sono coinvolta in un team non sopporto di avere a che fare con dei musoni rompi palle.
Non ho ancora conosciuto nessuno felice di avere a che fare con elementi inutilmente polemici.
Anche il buon umore aiuta a lavorare meglio e a stare bene insieme agli altri, perché ignorarlo?

E voi quali soft skill reputate importanti o, addirittura, fondamentali?
Quali sono le caratteristiche che, a parità di competenze, vi spingono a scegliere un professionista piuttosto che un altro?