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UX/UI

Gamification nella User Experience

By 24 Gennaio 2023No Comments

Quando si parla di gamification, molto spesso, si ha la tendenza a pensare immediatamente a videogiochi di vario genere, come possono essere Skyrim, Tetris, Spyro ecc.
In realtà, questo termine, pur derivando da questo ambito, indica qualcosa di diverso e legato alla progettazione di un prodotto o servizio.
La gamification è l’applicazione delle meccaniche di gioco in contesti non di gioco, come la User Experience “classica”, per coinvolgere e intrattenere gli utenti.
La gamification, quindi, prende in prestito ed adatta tecniche tipiche del settore videoludico e le porta in altri ambiti, all’interno di siti web ed app mobile.

Le migliori implementazioni di questa strategia, puntano sull’apprendimento e sul coinvolgimento dell’utente, che viene motivato a raggiungere i propri obiettivi.
Tra gli elementi derivanti dal mondo del videogiochi, nel dettaglio, possiamo trovare avatar, barre di avanzamento, classifiche e molto altro.

La gamification è una strategia da non sottovalutare, durante la progettazione dell’esperienza utente, in quanto l’uomo fin dall’infanzia è portato ad apprendere informazioni attraverso il gioco.
Quindi, possiamo affermare che, il gioco, oltre ad essere un’attività divertente e spensierata, rappresenta una sorta di processo didattico attivo.

 

The use of game mechanics and experience design to digitally engage and motivate people to achieve their goals
– Brian Burke

 

L’obiettivo dell’introduzione di queste tecniche ludiche, è quello di spingere e motivare l’utente a compiere determinate azioni, al fine di ottenere delle ricompense di varia natura: “Svolgo questa azione, così otterrò un riconoscimento”.
L’attività svolta diventa piacevole, per la persona che la completa, perché alla sua conclusione porterà ad ottenere un premio.

La motivazione generata dalla gamification che muove l’utente a completare determinati task, è di 2 differenti tipologie:

  • intrinseca: è la volontà di svolgere un’azione perché è divertente, piacevole o fa crescere.
    Gli obiettivi implicano guadagni interni come la soddisfazione bisogni psicologici (autonomia, competenza e relazione);
  • estrinseca: l’azione è svolta allo scopo di ottenere una ricompensa. Gli obiettivi implicano guadagni come soldi, premi o fama.

Per capire, in maniera più concreta, l’applicazione della gamification nella User Experience, vediamo alcune delle tecniche più diffuse.

Tecniche di gamification in UX

1. Obiettivi (motivazione estrinseca)
Ogni azione deve avere un obiettivo chiaro e ben preciso da raggiungere, che sia proporzionato allo sforzo richiesto.
Questi obiettivi, per invogliare l’utente, devono portare ad una ricompensa o ad un premio che sottolineino i risultati positivi ottenuti.

2. Barre di avanzamento (motivazione estrinseca)
Le barre di avanzamento servono per rimanere aggiornati sui progressi fatti, durante lo svolgimento di una azione.
Stimolano l’istinto dell’utente di completare un’azione e, quindi, di raggiungere un dato obiettivo.
Questi elementi risultano molto utili per avere un feedback diretto ed un confronto visivo con gli altri utenti coinvolti.

3. Punti (motivazione estrinseca)
Quantificare il successo di una sfida, tramite un sistema di punti, funge da stimolo a fare di più.
L’assegnazione dei punti è un modo per premiare l’utente, aumentando i punti in base alla complessità dell’obiettivo.

4. Livelli (motivazione estrinseca)
I punti, per non rimanere “astratti”, devono poter essere misurati e dimostrati in qualche modo.
Livelli e badge possono contribuire a dare un senso al punteggio.
Assegnare un livello e potere osservare il passaggio a quello più alto, testimonia il progresso dell’utente e l’avvicinamento all’obiettivo.

5. Badge (motivazione estrinseca)
Come per i livelli, anche i badge sono una rappresentazione visiva del progresso, una dimostrazione dello stato dell’utente.
I badge possono essere assegnati per aver svolto determinate azioni o aver completato delle sfide.
Questo tipo di ricompense aumentano la soddisfazione dell’utente.

6. Classifiche (motivazione intrinseca)
Le classifiche sono uno strumento di confronto diretto tra i vari utenti, utile a spingerli a migliorare la propria posizione.
La possibilità di dare sfoggio dei propri risultati, risulta spesso allettante agli occhi di molte persone.

A prescindere dalla serietà dell’ambito non ludico in cui vengono applicate le strategie di game design, è sempre necessario puntare al divertimento delle persone che entrano in contatto con il nostro prodotto o servizio, per aumentarne il coinvolgimento e l’appagamento.
Per mantenere alto il livello di interesse e di piacevolezza dell’esperienza, e allontanare quindi la noia, è fondamentale evitare di ripetere le stesse sfide o di riproporre sempre gli stessi obiettivi da raggiungere.

Attenzione però: per poter ottenere i risultati migliori in progettazione, è importante tenere a mente il “cosa devo arrivare a fare”, piuttosto che il “come posso farlo”.
Il processo corretto, per noi designer, è quindi quello che parte dall’individuazione della problematica, per arrivare poi allo studio della soluzione e alla selezione del metodo più adatto alla risoluzione.
Affinché la gamification riesca a contribuire al successo di un prodotto, dobbiamo trovare il giusto punto di incontro tra gli obiettivi dell’utente e gli obiettivi aziendali.
Se applicata in maniera ponderata, la gamification risulta essere un valido alleato per migliorare l’esperienza dell’utente.
Per evitare che l’esperienza risulti poco piacevole, dobbiamo però fare attenzione a non compiere determinati errori.

Errori da cui stare alla larga

1. Demotivare l’utente
Quando l’obiettivo, agli occhi dell’utente, non risulta chiaro, il livello di motivazione diminuisce.
Allo stesso modo, l’interesse verso il raggiungimento dell’obiettivo cala nel momento in cui i fallimenti vengono messi in luce, a sfavore dei successi raggiunti.

2. Puntare solo alla sfida
Sfruttare elementi come le classifiche unicamente come confronto tra gli utenti, potrebbe intimidire le persone meno competitive o alle prime armi con la piattaforma.
Una soluzione, potrebbe essere quello di progettare un sistema di achievement comuni all’interno di un gruppo con cui condividere l’esperienza.

3. Vincolare l’utente
La libertà dell’utente è uno di principi base del game design.
Se percorsi da seguire e sfide sono predefinite e vincolanti, l’utente diventa spettatore e perde l’interesse nei confronti dell’attività proposta.
Il controllo e la libertà, come da euristiche, aiutano a creare più possibilità di scelta e a dare valore alle azioni dell’utente.

Esempi di gamification