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Risorse

Google Material Design

By 3 Ottobre 2023No Comments

Oggi vorrei proporvi un post-risorse un po’ diverso dal solito.
So che siete abituati a trovarvi una carrellata di link, ma questa volta vorrei entrare nel dettaglio di una specifica risorsa che reputo estremamente importante ed utile: Google Material Design.

Cos’è Google Material Design

Google Material Design è un design system sviluppato, come intuibile, da Google per creare interfacce coerenti ed esteticamente gradevoli su diverse piattaforme, come applicazioni mobile, web e desktop.
Questo design system è stato introdotto per la prima volta nel 2014 e ha subito diverse iterazioni nel corso degli anni, fino ad arrivare alla versione attuale, la Material 3.

Le linee guida, i componenti e gli strumenti che lo compongono, supportano le migliori pratiche di progettazione di una interfaccia utente.
Basato su codice open source, Material Design, inoltre, semplifica la collaborazione tra designer e sviluppatori ed aiuta i team a creare rapidamente prodotti progettati con criterio.

Creato e supportato da designer e sviluppatori di Google, include anche importanti risorse, come una guida UX approfondita e le implementazioni dei componenti dell’interfaccia utente per Android, Flutter e il Web.

screenshot del sito Material Design di Google

Perché è utile

Utilizzare il framework Google Material Design in un progetto può essere utile per diversi motivi:

  • Coerenza: fornisce linee guida chiare e dettagliate per la progettazione, comprese regole sulla disposizione degli elementi, l’uso del colore, la tipografia e le animazioni. Queste linee guida contribuiscono a creare un’interfaccia coesa e coerente su diverse piattaforme e dispositivi;
  • Facilità d’uso: mette l’accento sull’usabilità e sull’accessibilità, il che significa che le interfacce utente create seguendo queste linee guida tendono ad essere intuitive per gli utenti. Questo può ridurre la curva di apprendimento e migliorare l’esperienza dell’utente;
  • Responsive design: promuove la progettazione responsive, il che significa che le interfacce utente possono adattarsi a diversi formati di schermo, come desktop, tablet e dispositivi mobili;
  • Interazioni fluenti: include principi di animazione che possono rendere le interazioni dell’utente più fluide e piacevoli;
  • Design moderno: Material Design è stato progettato con uno stile visivo moderno e pulito. Utilizzando questo framework, è possibile conferire al proprio progetto un aspetto contemporaneo e professionale;
  • Supporto tecnico: è supportato da una vasta comunità e da risorse online. Ciò significa che è possibile trovare molte risorse, tutorial e librerie di componenti pronti all’uso per semplificare lo sviluppo;
  • Compatibilità con piattaforme Google: Se si sta sviluppando un’applicazione o un sito web destinato all’ecosistema Google, l’adozione di Material Design può aiutare a garantire una migliore integrazione con i servizi e le piattaforme Google esistenti;
  • Aggiornamenti costanti: Google aggiorna costantemente Material Design per tenere il passo con le tendenze del design e le nuove tecnologie. Questo significa che puoi beneficiare di miglioramenti e nuove funzionalità nel tempo.
screenshot del sito Material Design di Google

Google Material Design per Figma

Nella mia esperienza, ho trovato questa libreria estremamente semplice da utilizzare, in particolare grazie anche alla sua facilità di customizzazione, che garantisce che tutto che sia in linea con l’identità e gli obiettivi dell’applicazione o del sito web su cui sto lavorando.

Per facilitarci ulteriormente il lavoro, Google mette a disposizione un Design Kit completo per Figma, con stili e componenti già impostati e modificabili a piacimento.
Grazie a questo kit clonabile, tutti gli elementi predefiniti dell’interfaccia sono pronti per l’uso.

Basta andare sul sito, clonare il file e siete subito pronti per progettare!
Gli elementi a disposizione sono davvero tantissimi e completi in tutte le loro parti. Dare vita ad interfacce ben fatte non è mai stato così facile!

E voi, l’avete provato?