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UX/UI

Picture Superiority Effect: la vera forza delle immagini

By 4 Giugno 2024No Comments

Human memory is extremely sensitive to the symbolic modality of presentation of event information
– John C. Yuille

 

Nel mondo del design, è fondamentale comprendere come catturare (e mantenere) l’attenzione degli utenti per coinvolgerli al meglio nelle esperienze che progettiamo.
Abbiamo già visto tempo fa come scegliere le immagini da utilizzare in un sito, ma penso valga la pena scavare per capirne gli aspetti più profondi.
Sono sempre stata una fan delle immagini, che siano illustrazioni, foto o icone, penso che siano elementi di grande importanza nel rendere l’esperienza più leggera e fluida. Ma, psicologicamente parlando, qual è la loro reale forza?
Un concetto molto interessante da considerare quando si parla di visual è il Picture Superiority Effect, principio psicologico che evidenzia il potere delle immagini nel migliorare la comunicazione e la memorizzazione delle informazioni.

In particolare quando si è alle prime armi, è molto facile cadere nella trappola dei muri di testo (i famigerati “text wall”).
Questo, oltre ad appesantire spaventosamente l’esperienza, rende anche le informazioni testuali molto meno semplici da assimilare e da ricordare.
Oltre alla formattazione del testo, nel nostro inventario da avventurieri del design, possediamo però delle potentissime “armi” da mettere in campo: le immagini.

Il Picture Superiority Effect si basa sulla capacità del nostro cervello di elaborare le informazioni visive più rapidamente ed efficacemente rispetto a quelle testuali. Questo significa che le immagini sono più facilmente ricordate, “digeribili” e comprese rispetto alle parole.
Questo effetto si applica, ovviamente, non solo all’ambito dello UX/UI design, ma ovunque ci sia la necessità di progettare una migliore esperienza per le persone.

I super poteri del visual

Immaginiamo un sito web o un’app senza elementi visuali di alcun tipo (illustrazioni, icone, ecc)… Non sarebbe altro che un elenco di parole, si spera, ben formattate.
Utilizzando immagini accattivanti anziché solo testo, possiamo rendere più facile per gli utenti comprendere i concetti e scansionare le informazioni, fornendo dei punti chiave che possano attirare la loro attenzione.
Diagrammi, icone, foto e illustrazioni, possono trasformare concetti complessi in esperienze visive più immediate, migliorando così l’usabilità complessiva del sito.

Utilizzando immagini coerenti con il concetto che si vuole andare a rafforzare, possiamo creare un’esperienza visiva più potente rispetto a quella data dalle sole parole.
Oltre all’emozione che un’elemento visuale può scatenare, il contenuto veicolato aumenta a livello di memorabilità.
Questo implica che gli utenti ricordano più facilmente le informazioni quando sono presentate sotto forma di immagini.

Il Picture Superiority Effect dipende però da vari fattori:

  • rilevabilità: la facilità con cui si può notare un’immagine ed il tempo in cui ci si può soffermare ad osservarla;
  • chiarezza: un’immagine letterale, piuttosto che una astratta, è più facile da interpretare e ricordare;
  • familiarità: più una persona ha familiarità con un concetto, più le sarà facile comprendere il significato dell’immagine;
  • unicità: il modo in cui un’immagine si differenzia dalle altre presenti.

In conclusione, possiamo dire che il Picture Superiority Effect è un principio di psicologia fondamentale da considerare in fase di progettazione. Le immagini possono essere un potente strumento strategico per puntare ad alzare l’asticella della comunicazione, rendendo meno pallose le nostre interfacce.
Attenzione però a non esagerare.

Alcuni utilizzano erroneamente questo principio per giustificare la sostituzione completa del testo con immagini.
Ad esempio, se in un’interfaccia inserisco infografiche o icone senza label di testo, il messaggio potrebbe essere frainteso. Nel caso delle icone, in particolare, l’aggiunta di label di testo rafforza la comprensione, l’accessibilità e le dimensioni dell’area di clic.
Come in ogni cosa, anche tra testo ed immagini ci vogliono equilibrio e buon senso, tenendo sempre in considerazione le esigenze delle persone a cui ci rivolgiamo.