“Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma”
– Antoine-Laurent Lavoisier
Lo so, citare un chimico in un blog di design può sembrare strano, ma il concetto è chiaro e calza a pennello: tutto ciò su cui noi designer lavoriamo deriva molto spesso da un processo di ispirazione e rielaborazione.
È di questo che parla Austin Kleon nel suo famosissimo libro “Ruba come un artista. Impara a copiare idee per essere più creativo nel lavoro e nella vita”.
Quante volte vi è capitato di avere un cliente che dicesse “Copiamo questo sito!” spingendovi ad un facepalm alla Mila Hazuki?
A me tante e non ho mai smesso di battermi per fare capire che rubare è sbagliato e che la strada giusta è prendere spunto per poi puntare al proprio abiettivo.
In “Ruba come un artista” Kleon spiega questo: prendere spunto dal lavoro o dalle gesta di chi stimiamo, per iniziare un processo di rivisitazione e riflessione che ci possa portare alla realizzazione di qualcosa di nuovo e adatto al nostro stile e alle esigenze del cliente.
Da ex baskettara, all’interno del libro ho trovato che la testimonianza di Kobe Bryant fosse la più azzeccata in assoluto.
Kobe racconta come tutte le sue mosse più famose provenissero da trick copiati dai suoi idoli, ma in versione rivisitata.
Non avendo le stesse abilità o corporatura, con un po’ di rielaborazione e fantasia, le ha fatte sue creando qualcosa di iconico.
Mi è piaciuto questo libro? Sì, sia per i suoi contenuti che possono sembrare banali, ma che ad alcuni non entrano in testa nemmeno a morire, sia per la leggerezza e la spensieratezza con cui vengono esposti i punti di vista dell’autore.
Secondo il New York Times, rappresenta un best-selling manifesto per la creatività dell’era digitale.
Consigliato, in un paio di giorni va via che è una meraviglia.
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