di Luca Passetti “He Who Hungers”
Nel vortice dinamico del mondo della grafica e del design, il mio percorso ha inizio tra pennelli digitali e schermi luminosi. Nonostante la passione per Photoshop e Illustrator avesse sempre pulsato in me, la strada per diventare un graphic designer è stata un viaggio complesso. La svolta è arrivata durante un periodo buio di depressione nel 2022, quando ho deciso di abbracciare la creatività come parte fondamentale della mia cura, navigando attraverso l’arte come mezzo di espressione e guarigione.
Così, con l’apertura di un account Instagram, ho gettato le basi di una carriera che sta ancora sbocciando.
Le motivazioni sono chiare: il desiderio di dare forma a mondi visivi e di condividere il mio lavoro con chiunque abbia la voglia di vedere. La grafica è diventata il mio linguaggio, un modo per parlare senza parole e superare le sfide della vita.
Ma qual è il tuo background professionale? (Me lo chiedo spesso, anche se preferisco sempre che siano i miei lavori a parlare per me).
Armato di un corso di grafica pubblicitaria e la passione per la brand identity, ho affrontato manuali su manuali, immergendomi nelle profondità della scelta dei colori e delle teorie di design. Corsi collaterali, come la scrittura gotica e il prompt engineering, hanno ampliato il mio repertorio, aggiungendo strumenti cruciali alla mia cassetta degli attrezzi creativi.
Il mio cammino ha conosciuto tappe significative in pochi mesi: dalla firma di contratti con l’importante editore MS Edizioni nel mondo dei giochi di ruolo, diventando autore ufficiale, a progetti che hanno catturato l’attenzione e la fiducia dell’industria.
Ogni progetto è stato un passo verso la crescita, un punto di svolta che ha contribuito a plasmare la mia identità professionale, ancora acerba.
Dall’ansia iniziale di esprimermi al riconoscimento di contratti autorevoli, ogni passo avanti ha alimentato la mia determinazione a perseguire la perfezione creativa.
Come i poeti maledetti del passato, il mio processo creativo è un viaggio attraverso l’inesplorato e il caos.
Le idee si scatenano come tempeste improvvise, un caos che devo liberare. L’ispirazione per me si lascia trovare in esperienze nuove, film inusuali, conversazioni con sconosciuti, e in un flusso di coscienza che prende forma in modo disordinato. La musica, compagna indispensabile, dipinge il mio mondo mentre creo, guidando l’energia creativa.
Ogni tanto qualcuno mi chiede dei consigli, e non mi sento assolutamente di poterne dare. A fatica mi sento in grado di scrivere questo articolo, perché non sono nessuno, e probabilmente vi ho rubato dei minuti preziosi di lettura, ma Laura, una grande amica, mi ha chiesto di farlo, e mi sono sentito onorato perché Laura è una vera professionista, e spero un giorno di diventare la metà di lei.
Quindi le mia raccomandazione? Lanciatevi. Non procrastinate. La strada potrebbe sembrare tortuosa, ma ogni passo conta. L’arte è un’evoluzione continua, una danza tra caos e forma. Siate umili, imparate costantemente, e non abbiate paura di abbracciare la vostra unicità.
Fate rete. Chiedete a chi è qui prima di voi, prendete spunto, imparate, e siate umili. Siate affamati. Solo la vera fame penso che possa alimentare la forza di muoversi in questo mondo.
Dovete bramare di farcela.
Luca Passetti “He Who Hungers”
Freelance Graphic designer
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