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Vita da designer

Identikit del Cliente Di Merda

By 7 Maggio 2024No Comments

“Fai quello che ami e non lavorerai un solo giorno della tua vita.”
– Confucio

 

Finché non ti imbatterai nel Cliente Di Merda 💩.
Lì odierai tutto. Lui, il tuo lavoro e il giorno in cui hai riso all’idea di darti alla pastorizia.

Oggi parleremo proprio di lui, il Cliente Di Merda (che chiameremo CDM), figura non troppo mitologica con cui molti si sono trovati ad avere a che fare.
Alcuni hanno scoperto troppo tardi la vera natura di questo individuo, altri si sono salvati in tempo facendo caso ad importanti campanelli d’allarme.
Scopriamo quali sono alcuni segnali di pericolo che potrebbero aiutarci a riconoscere un potenziale Cliente Di Merda:

  • quello che vuole risparmiare a tutti i costi. Non importano la mole di lavoro, l’impegno, le competenze, il valore del progetto. È sempre un gioco al ribasso;
  • quello che ti chiede di lavorare gratis o in cambio di visibilità (ma che per primo non lavorerebbe mai senza un ritorno economico);
  • quello che chiede continue modifiche, senza conteggiare il tempo extra impiegato e, di conseguenza, i costi extra. Riconoscibile dal fatto che aggiunge ad ogni richiesta aggettivi tipo “piccolo”, “semplice” o “veloce”;
  • quello che ha avuto un “ricambio” di collaboratori esagerato.
    Se tutte quelle persone sono scappate, le chance che sia una persona tossica sono molto elevate;
  • quello che storce il naso all’idea di firmare un contratto o di pagare un acconto.
    Se c’è onestà alla base di una collaborazione, non dovrebbero esserci problemi nel farlo;
  • quello che non ha la minima idea di cosa stia dicendo, ma mette in discussione ogni tua scelta, le tue competenze, ti sminuisce come professionista, ti spiega il tuo lavoro e decide come deve essere fatto. Gli Iron Maiden consigliano “Run to the hills, run for your lives”;
  • quello che ti chiede di copiare il lavoro di altri o che mette mano personalmente, a tua insaputa, sui file del progetto;
  • quello che urla, batte i pugni per rivendicare il suo ruolo di finto leader alpha, che crede che il valore di una persona sia dato dalle ore che passa in ufficio e che utilizza frasi imbarazzanti tipo “Il capo sono io, facciamo quello che dico io”.

Alcuni di questi atteggiamenti possono sembrare stupidi o superficiali, ma possono dire molto di come sia una persona.
Ricordatevi sempre che anche voi, come professionisti, potete scegliere.
Mi è capitato di parlare con molti lavoratori di alcune situazioni spiacevoli che hanno vissuto, accettate come se non ci fosse una alternativa.
Per quanto sia giusta e condivisibile la paura di trovarsi senza un lavoro, quando è possibile, nulla vi vieta di scansare o abbandonare queste persone.

Cliente Di Merda cover img

Esempi di cliente di merda

In tutti i miei anni di carriera ho incontrato clienti (o potenziali clienti) che in qualche modo hanno lasciato un segno con il loro passaggio. Un segno di cui avrei fatto anche a meno.
Vorrei condividere con voi alcuni degli esemplari in cui sono incappata.

1.Cliente Ansia Man
Ha fretta di chiamarmi, ha un progetto che deve partire urgentemente, è questione di vita o di morte.
Mi chiede un preventivo che deve essere fatto per subito, è una corsa contro il tempo.
L’antico vaso andava portato in salvo.
Mi libero al volo, lo sento per farmi spiegare le esigenze ed invio il preventivo a tempo record.
Sparito. Nessun feedback, nessun generico segno di vita.
R.I.P.

2. Cliente che cerca un dipendente, ma non lo ammette
“Vorremmo collaborare con te che sei una freelance, in presenza nel nostro studio, da dopo domani, full time, 5 giorni alla settimana. Ci servi per 4 mesi, ma forse anche di più”.
E magari devo anche chiedere un permesso per assentarmi? No, chiedo.

3. Cliente confuso
Gli spiego i miei termini per una eventuale collaborazione e firma il contratto con cui si impegna a pagarmi l’acconto.
Poi mi invia una mail dicendomi che me lo pagherà a lavoro consegnato.
Enciclopedia Treccani > Acconto > “Pagamento anticipato senza il quale il tuo progetto rimarrà solo un sogno lontano”.

4. Cliente Surprised Pikachu
Mi tiene un monologo interminabile su quanto preferisca lavorare con i freelance per le esperienze accumulate, perché sono fighi, lavorano su tanti progetti, hanno clienti vari, sono indipendenti ecc.
Mi chiede un ingaggio impossibile e rimane stupito perché non ho tutto il tempo che pretende perché, sorpresa, ho anche altri clienti.

5. Cliente Cometa di Halley
Ad ottobre 2020 mi chiede un preventivo per un progetto che vorrebbe far partire nell’immediato, con la promessa di farmi avere un feedback entro sera.
La sera più lunga della storia dato che sparisce e risorge dopo 9 mesi, distruggendo la consuetudine dei 3 giorni canonici: “Bene, possiamo cominciare subito con i lavori!”.
Chi sei, scusa?

6. Cliente Asilo nido
Mi chiede di correggere un progetto di sito fatto da un “non addetto ai lavori”.
Segnalo errori abbastanza gravi e palesi, confermati anche da un collega a cui ho chiesto per sicurezza un riscontro.
Risposta del CDM ai miei feedback: “Dici così perché chi l’ha fatto ti sta sulle palle”.
Cala il sipario.

7. Sul podio troneggia indiscusso lui: il Cliente Palo in Culo.
Mi contatta perché cerca collaboratori. Lo ringrazio, ma avviso subito che non posso prendere altri incarichi.
Insiste, vuole conoscermi perché “In futuro magari avremo la possibilità”.
Organizziamo una videochiamata e, in ordine, snocciola le seguenti perle:

  • decide da solo che a lavorare andrò in studio da lui, “Intanto sei vicina”;
  • si spazientisce, dopo avere già visto il mio portfolio, perché non gli faccio vedere anche i lavori sotto Nda;
  • vuole che io inizi a lavorare appena mi chiama, tipo pronto intervento dei pompieri;
  • decide (non chiede) che gli metterò a disposizione tot giorni alla settimana;
  • con tono supponente ed infastidito, mette in discussione la mia capacità di lavorare a progetto, senza manco conoscermi, con uscite tipo “ah, se sei brava te ad organizzarti così… Secondo me non è possibile, però sarai brava te oh…”, il tutto accompagnato da gestualità alla Salvini.
    Se non sei capace, ti insegno.

 

E voi, quali tipologie di CDM avete incontrato sul vostro cammino?
Quali campanelli di allarme avete ignorato?
Sono curiosa di conoscere le vostre esperienze. Scatenatevi!