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Eventi

New Ways of Working: Feeling Closer When We Are Apart – EXF Digital Talk #1

By 4 Maggio 2020Dicembre 24th, 2020No Comments

Mercoledì 29 aprile si è tenuto l’Experience Fighters digital talk #1: “New ways of working: feeling closer when we are apart”.
La nuova realtà dettata da questo periodo di pandemia viene affrontata in compagnia di Stephen Gates (di InVision) e di Jane Wong (di Frog), che ci aprono gli occhi su tematiche apparentemente scontate, ma decisamente lontane dalla mente di chi non è in grado di staccarsi dalle abitudini (e dai pregiudizi).

Trovarsi da un giorno all’altro a dovere sconvolgere il modo di lavorare di molte aziende, ha messo in luce una delle problematiche maggiori che spesso rimangono non dette: la mancanza di fiducia nei confronti dei dipendenti, non considerati da alcuni “capi” come risorse, ma come meri strumenti di produzione.

I blocchi di tempo che prima scandivano le giornate in maniera quasi netta (tempo personale, ore lavorative, tempo per la spesa ecc), ora si trovano ad avere confini labili, creando opportunità per ripensare al modo di lavorare.

Ci sono molti bias che però impediscono al cambiamento di prendere piede: questioni politiche, paura delle novità, modi antiquati di pensare.
Sono proprio questi atteggiamenti che impediscono alle organizzazioni di crescere e di affrontare un futuro a cui non si era preparati.

THINKING over BEHAVIOUR
Quando affrontiamo un nuovo problema le compagnie si concentrano prevalentemente sul comportamento e non sul modo di pensare per raggiungere un obiettivo o trovare una soluzione.
Ora ci è chiesto di cambiare il nostro setting mentale, per adattarlo ad un nuovo stile di vita e lavorativo, ma molte persone ai vertici si stanno trovando ad affrontare un’ansia dettata dalla mancanza della “normalità” a cui erano abituati (come dice Stephen Gates “mourning the loss of normal”), portandoli ad avere come unico obiettivo quello di tornare a quella realtà.

I più grandi ostacoli che si vengono a creare sono l’apatia culturale e la paura di fallire, in particolare negli ambienti considerati vecchi.
Nel momento in cui qualcosa deve obbligatoriamente cambiare, l’incertezza (e la non voglia?) portano ad attaccarsi alle solite giustificazioni del tipo “abbiamo sempre fatto così”.

HELP EVERYONE ADJUST TO THE NEW NORMAL
Una tra le più grandi sfide oggi, in particolare in remoto, è creare una nuova routine lavorativa.
La “maschera” da lavoratore che si indossa per andare in ufficio, si sgretola ricordando al mondo che prima di tutto siamo umani, soprattutto ora che il nostro ambiente di lavoro è la casa, luogo per antonomasia dove si svolge la vita reale.
Le interruzioni sono ok, non c’è più il confine dell’ufficio, ma ci sono bambini da seguire, animali che corrono, anziani da aiutare…
Vita privata e lavorativa si vanno ad intrecciare, ma questo non deve per forza rappresentare una problematica.
È normale non essere ok. È normale non essere abituati. È normale avere problemi.
La comunicazione, ora più che mai, è la chiave del successo della nuova organizzazione.

 

The most challenging aspect of leading remotely for most people is trusting that their “out of sight” team members are doing the work – Stephen Gates

 

Molti datori fremono per il fatto di non vedere con i propri occhi i dipendenti lavorare (personalmente, credo sia una questione di ego, questo li fa sentire “potenti” e meno inutili), molte compagnie stanno intasando i calendari di riunioni inutili per tener sotto controllo i propri dipendenti, non rendendosi con che questi atteggiamenti sono spesso controproducenti.

Troppo spesso ci si dimentica che la fiducia è una grandissima parte del lavoro, ma deve coinvolgere entrambe le parti.
Far sentire le persone parte di un qualcosa in cui credere porta tantissimi vantaggi, appoggiare le persone nell’evoluzione rende uniti.
Ed è proprio qui che bisogna fare caso alle differenze:

  • approccio del capetto: “Non ti vedo, quindi non stai lavorando” (poi, per magia, il lavoro alla consegna si autogenera…)
  • approccio del leader: “Nuova situazione, nuove problematiche: troviamo insieme un modo per affrontarle e per tirarne fuori il meglio.”

Sono le esperienze che danno forma alla nostra nuova cultura, chi non è pronto a mettersi in gioco rischia solo di rimanere indietro.

In conclusione, ho trovato questo talk molto interessante e spero vivamente di poter presto seguirne altri.
Volete vedere la registrazione della diretta? Andate qui!
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