Cambiare carriera, spesso, può sembrare un salto nel vuoto.
Quando si hanno le risorse e le indicazioni giuste, però, la scalata diventa molto più semplice.
Negli ultimi anni, la figura di UX designer ha preso sempre più piede, spingendo molti professionisti ad avvicinarsi al mondo della User Experience.
Tra questi professionisti, molti UI designer hanno deciso di inglobare questa parte di progettazione tra le loro mansioni o switchare direttamente al ruolo di UX, alcuni improvvisandosi e altri preparandosi seriamente.
Chi arriva dalla UI, spesso, ha già delle utili basi di progettazione visiva, di problem solving e delle buone capacità di comunicazione, tutte skill utili per essere avvantaggiati nel passaggio al ruolo di UX designer.
Pur rappresentando un’ottima base di partenza per tentare il salto, è necessario molto altro per potersi presentare come professionisti della User Experience.
Prima di tutto, facciamo un rapido ripasso delle differenze tra UI e UX designer.
Caratteristiche dello UI designer
Lo UI designer è quella figura che si occupa della progettazione del lato visual di un’interfaccia.
Colori, transizioni, interazioni, tipografia e tanto altro, sono gli ingredienti per la realizzazione di un layout esteticamente d’impatto.
Ad un certo punto del progetto, lo UI, si trova ad interfacciarsi con lo UX per prendere decisioni sul funzionamento di determinati elementi e per testare il prodotto, prima dello sviluppo.
Il background di questo professionista, di solito, è di carattere creativo: belle arti, graphic design, front-end, ecc…
Abilità richieste:
- progettazione dell’interfaccia visiva
- progettazione di interazione e animazione
- sviluppo front-end (facoltativo, ma consigliato)
Caratteristiche dello UX designer
Lo UX designer è quella figura con l’obiettivo di identificare i problemi dell’utente, per rendere le interfacce usabili ed intuitive.
Tra le sue mansioni, ci sono la conduzione di ricerche e test, lo sviluppo di wireframe, personas e user flow e, ovviamente, la collaborazione con UI designer e sviluppatori per dare vita a progetti di semplice utilizzo.
Il background di questo professionista è più vario. Chi si avvicina a questo campo, può arrivare dalla psicologia, dal design, dalla comunicazione ecc.
Abilità richieste:
- strategia
- ricerca e test di usabilità
- prototipazione
Quindi, se qualcuno volesse passare da UI a UX designer (o ricoprire entrambi i ruoli), cosa dovrebbe fare?
Vediamo insieme quali sono le aree da approfondire per potersi destreggiare nel fantastico mondo della User Experience.
Cosa fare per passare da UI a UX designer?
Chi arriva dalla UI, spesso, ha già delle utili basi di progettazione visiva, di problem solving e delle buone capacità di comunicazione, tutte skill utili per essere avvantaggiati nel passaggio al ruolo di UX designer.
Pur rappresentando un’ottima base di partenza per tentare il salto, è necessario molto altro per potersi presentare come professionisti della User Experience.
Tuttavia, molti designer (e altri professionisti), si definiscono UX senza porsi il problema di apprendere e mettere in atto tutto ciò che concerne la parte di User Experience di un sito o di un’app.
La sfida più grande per compiere questo passaggio è sicuramente il cambio di mentalità.
Invece di pensare per schermate e token, l’attenzione di sposta sulle esigenze degli utenti e sugli obiettivi aziendali da raggiungere.
Per passare da designer dell’interfaccia a designer dell’esperienza utente, è fondamentale acquisire una solida conoscenza delle metodologie di ricerca e test degli utenti, nonché del processo di progettazione per la creazione di prodotti incentrati sull’utente.
I punti chiave su cui focalizzarsi, a grandi linee, sono:
- la ricerca: un progetto che non nasce dalla ricerca, è solo un’ipotesi. Per prendere decisioni coerenti e mirate, è importante imparare a far ricerca, testare e misurare il successo di un prodotto. Per fare ciò è fondamentale prendere dimestichezza con test di usabilità, ricerca sul target, sondaggi e molto altro;
- il prodotto: prima della creazione dell’interfaccia, c’è tutta una parte di progettazione del prodotto da considerare. Personas, obiettivi aziendali, user Journey, user flow. Questi dettagli sono importantissimi per creare un’interfaccia progettata su misura per l’utente di destinazione;
- i test: tramite la creazione di wireframe o piccoli MVP, il layout inizia a prendere vita per poter essere messo alla prova con clienti reali. Questo ci permette di vedere se, l’interfaccia, sia chiara o se abbia delle criticità su cui lavorare, prima di procedere alla UI.
Come anticipato, per passare da UI a UX è necessario mettere da parte le proprie supposizioni o bias, per potersi avvicinare agli obiettivi degli utenti.
Questi obiettivi non devono più essere legati solo al lato visivo, ma alla risoluzione di eventuali problemi e a quanto sia utilizzabile la soluzione progettata.
Adottare un approccio più empatico ed affiancarsi alle persone, per scoprire le loro esperienze, aiuta a vivere il lato più umano del design.
Non è necessario reinventare la ruota, la creatività non deve mai andare a discapito della funzionalità.
L’esigenza è quella di prendere delle decisioni che corrispondano alle necessità degli utenti per cui stiamo progettando.
Testare I layout con persone reali, ci permette di osservare come questi vengono utilizzati e di confrontare questi modi con le aspettative che avevamo in fase di progettazione.
Più si fa pratica, più diventa semplice capire quali metodi di ricerca e test utilizzare e in quale occasione.
Sfruttare framework iterativi è estremamente importante, in quanto ci porta a vedere se ci sono criticità nel progetto, quali sono e come risolverle.
Se un utente sbaglia, infatti, il problema sta nel design, non nelle sue capacità (quasi sempre, almeno).
L’esperienza complessiva nella User Experience non è solo compito del designer, ma di tutti i professionisti coinvolti nella creazione del prodotto o servizio.
Riunire tutte le figure del team ed imparare a fare da mediatore tra loro, è uno tra i migliori metodi per dare vita ad ottime esperienze utente.
Quando passate da UI a UX designer, quindi, concentratevi meno sui pixel e più sulle persone, che siano utenti, stakeholder o collaboratori.
Per chi fosse interessato a passare da UI a UX designer, o a diventare un “ibrido”, consiglio l’ebook “Become a UX designer in 2023” di UX Classroom.
Inoltre, in rete potrete trovare dei corsi gratis molto interessanti.